Puo' benissimo comprendere il nostro stato d'animo, ho chiamato un mio conoscente il quale ha fatto levare il drappo del quadro della Madonna miracolosa di Arcene. Mentre si recava ad Arcene, era giunto a Brembate e dalla parte della strada ha incrociato un’autoambulanza che a sirena accesa veniva verso Trezzo. Istintivamente ha fatto inversione di marcia per raggiungere Trezzo e giunto quasi a Capriate ha dedotto che se Carmen fosse morta, non l'avrebbero portata a casa, allora nuovo rapido dietro front e via verso Arcene.
Io ho provveduto ad avvisare il reverendo Padre Gerardo il quale e' venuto subito a Bergamo assieme all'ora Novizio Padre Giulio Pozzi e sono stati con noi fino a quando il chirurgo e' uscito e ci ha detto che era dalle dimensioni di un grosso mandarino e che in base alla sua esperienza, era da ritenersi di natura benigna.
Nell'attesa del termine dell'intervento ho chiamato il reverendo Padre Giuseppe Caviglia che in quel periodo si trovava in Vaticano con il Cardinal Ballestrero ( non mi ricordo perche' ). Ha informato subito il Cardinale e ha concelebrato una Santa Messa presieduta da Sua Santita' il Papa Giovanni Paolo II. Questi fatti sono avvenuti all'incirca verso le ore 9 ( Santa Messa, ed ostensione del Quadro della Madonna ). Ed a quell'ora circa, incidevano la testa di Carmen.
Dopo l'intervento tutto procedeva per il meglio fino al giorno del Santo Natale, tanto che i medici ci dissero di portare il biberon per tentare di alimentarla normalmente. Carmen dimostrava di avere un appetito forte ed aveva lo stimolo della suzione. Il giorno del Santo Natale Carmen ha avuto un crollo inaspettato e di natura ancora oggi, dopo 25 anni non definita. Per noi e per il Dottor Biroli che era il medico di riferimento, e' stata una cosa che ci ha lasciato inebetiti. Ancora la settimana scorsa durante un mio incontro informale con lui ( nel frattempo e' divenuto primario del reparto di neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Bergamo ), mi ha ancora una volta confermato che non sa' il motivo del crollo.
Avevamo come medico condotto il Dottor Alessandro Pampuri il quale nonostante si fosse ritirato dall'esercizio della professione, si era recato a Bergamo dal Professor Cassinari, del quale era amicissimo. Un mezzogiorno e' venuto in casa mia e ci ha detto questa frase che mi era e mi e' sempre di ricordo: TI, DE TUA TUSA, AN CAPI' NIENT,CAPISEN NIENT E CAPISARAN MAI NIENT. REGORDES CHE CUNTRA QUEL L'A' SE VA NO' (traduzione: della tua figlia hanno capito niente e capiranno mai niente. Contro il Padre eterno non si va mai.).
Nel frattempo Carmen viene trasferita dalla sala di terapia intensiva, al reparto di pediatria dove la ricoverano tra bambini affetti anche da disturbi intestinali ed in un ambiente abbastanza caldo. Per gli accompagnatori dei piccoli degenti, non vi erano sedie o sdraio a sufficienza ed alla sera vi era un grande accaparramento.
Un giorno, entro in reparto e vedo che Carmen piange disperatamente e Camilla e' mesta. Io mi allarmo e chiedo il perche' di questo, ma Camilla non parla ed io vedo che a Carmen, contrariamente alle indicazioni, hanno levato il sondino naso gastrico che serviva per alimentarla. Io vado in cerca di un Dottore per farmi specificare il motivo e trovo proprio quello che ha estratto il sondino. Alla mia domanda del perché lo avesse fatto, mi dice testuali parole: "il medico sono io e decido quello che voglio, anche contro i pareri altrui, oltretutto si ricordi che a Carmen hanno tolto un pezzo di cervello e di conseguenza, non sarebbe mai intelligente, ma sarà solo e soltanto un debito per la società" e ne concludeva che forse era necessario non curarla troppo. Non mi sono accorto di avere le mani chiuse e gli ho affibbiato un pugno sui denti ( senza romperglieli ). Sono uscito per andare alla direzione sanitaria e alla postazione della polizia per esporre una denuncia nei suoi confronti quando, sulle rampe delle scale, incrocio il Dottor Biroli che stava andando a trovare Carmen perche' ormai era diventata la mascotte del reparto e gli riferisco l'accaduto. Il dottor Biroli si scusa per l'accaduto, mi calma, ed entra nel reparto di pediatria. Grazie al suo intervento, a Carmen hanno riposizionato di nuovo il sondino.
Una singolare coincidenza